Visualizzazione post con etichetta figli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta figli. Mostra tutti i post

lunedì 5 luglio 2010

L'allegra settimana

Sara a scuola ha imparato una bella filastrocca dei giorni della settimana, ormai è diventata consuetudine con le mamme mie amiche di nominare i giorni a seconda del colore, è molto facile quindi che mi scappi un " non vedo l'ora che sia viola!".......... Ecco spiegato il perchè di tanta aspettativa:




domenica 4 luglio 2010

La parte bianca del lato nero

Sara da quando abbiamo preso il digitale terrestre ha scoperto il mondo di Boing e Rai Gulp all'inizio ho fatto una fatica pazzesca a staccarla dalla tv, ma per fortuna passata l'euforia del momento è ritornata in se e ora guarda 5 cartoni al giorno, non di più.....
uno di questi me lo guardo pure io con lei.........

RUBY GLOOM

E' una bimba che vive nel dark world, con amici con due teste, con un occhio solo, sempre tristi, con la testa da scheletro, con un gatto nero....... ma si parla di amicizia, di bei sentimenti e vi assicuro che tutto fa tranne che paura!

Ho scoperto poi che va di moda come personaggio, visto che persino Oviesse ha fatto una linea t-shirt da donna!









Non ha una faccina simpatica?????????????



giovedì 1 luglio 2010

Andiamo sul personale

Una cosa non ho ancora raccontato di me....
Mi presento: piacere Patrizia, 38 anni, una figlia di 5 anni, ....single.........
Vi potrei raccontare una storia, iniziata con un grande amore, con le incomprensioni tipiche delle giovani coppie, lasciato, ripreso e finito con un vagito, un fiocco rosa alla finestra e un benvenuto ufficiale nel mondo delle mamme single, ma di quelle che non passano nemmeno per la porta del matrimonio o della convivenza, di quelle che si portano a casa il fagottino da sole e sempre da sole iniziano questa nuova avventura chiamata " essere genitori".
Io per la verità sola non lo sono stata mai, l'appoggio della mia famiglia è stato grande, l'affetto degli amici mi colma di gioia, la mia bimba è un gioiello di serenità,ma ci sono tante domande a cui non so rispondere, ci sono tanti specchi a cui ho paura di affacciarmi.........
La forza la prendo dal mio modo di vedere la vita in chiave positiva, dai sorrisi di mia figlia, dagli abbracci e dai suoi baci, dalle risate che ci facciamo insieme ed insieme andiamo avanti.
Vi racconterò e ci racconteremo spero tante storie, magari confrontando i nostri pensieri e facendo perchè no, anche nuove amicizie.
Mi fa molto ridere il termine " ragazza madre" perchè a 38 anni ragazza non mi sento più di tanto, ma poco importa, basta camminare a testa alta e sognare il nostro mondo perfetto!

lunedì 19 aprile 2010

Pink princess

Nella nostra nuova casa, c’è un posto tutto suo di Sara, con i suoi giochi e le cose a lei care.
Io ho pensato di farle un dono tutto mio, un bel castello dove poter sognare un giorno in rosa!
La sagoma l'ho comprata da Opitec, ci ho dato una bella mano di colore rosa e poi l'ho riempito di sbrilluccichii rosa.. qualche abbellimento qua e là, un finto specchio per poter vedere oltre l'apparenza ed il castello incantato è stato completato!

era così........

l'ho trasformato così!

Patty

martedì 16 febbraio 2010

Ali fatate per una bimba speciale

Carnevale..
E come poteva vestirsi la mia polpetta se non da fatina Trilli???
Cosi anche per quest anno abbiamo proseguito con la tradizione di fare un vestitino hand made…
Con un po’ di pannolenci io e mia mamma abbiamo cucito l’abito, ma le ali?
Avevo pensato di usare un’anima in ferro e ricoprirle con delle calze in nylon, ma poi, la stessa sera, mi sono messa a raccogliere tutti i vestitini delle Barbie che Sara aveva seminato per casa e come un’illuminazione mi si è scatenato l’ormone creativo nel vedere un vestitino con delle ali cucite in plastica rigida…
Quindi con un foglio di plastica trasparente, un elastico tondo, e un pennarello indelebile color argento per fare dei ghirigori sulle ali, un bel po’ di glitter spray ed ecco delle perfette e fatose alette sbrillucicose!
Patty

martedì 20 ottobre 2009

Buon compleanno Sara



Finalmente cinque!
Sara è cresciuta e ha festeggiato il suo compleanno a fine settembre.
Abbiamo fatto una bella festa in giardino, piena di amici e di regali, con un sacco di cose da mangiare, tanti palloncini, tanti colori e addobbi festosi.
La piccola festeggiata si è divertita tantissimo e, zanzare a parte nonostante tutti gli accorgimenti per evitarli, è stata una bella giornata all’aperto.





La torta era a tema Hallo Kitty, ho preparato il faccione con la glassa, peccato per gli occhi giganti ma non ho trovato all’ultimo niente per farli che due confetti ricoperti di cioccolato.


Ma alla fine la torta è venuta carina lo stesso, è stata mangiata tutta assieme alla meringata, che ormai è diventato un must delle mie feste, quella però sbaffata dai grandi!!
I compleanni sono sempre per me una festa, tanto gli anni non smettono di passare per il semplice fatto di non volerli compiere, quindi meglio godersi la festa appunto e ricevere tanti bei regali!!


ciao

Patty

martedì 2 giugno 2009

La farfalla Lalla

La farfalla Lalla è arrivata fino a casa nostra, si è posata sull’abito di Sara e da li non è più andata via…

A scuola di mia figlia è arrivata questa farfalla che per tutto l’anno ha seguito i bimbi nel loro percorso scolastico, e dai racconti di Sara mi è balenata l’idea di catturare la farfalla in un vestito.
Io ho fatto la stilista, mia mamma la sarta e cosi utilizzando un cartamodello di un Burda Bambini e con un po’ di fantasia ho realizzato questo vestitino di cui Sara va molto orgogliosa!
Mi piacerebbe che mia figlia imparasse il valore delle cose, che gli abiti non sono belli solo perché sono firmati, che una cosa realizzata con le proprie mani ha un valore aggiunto rispetto a quelle confezionate..
Sarà una mia fissa, ma credo che vedendo le persone intorno a lei adoperarsi con manualità, insegnandole che solo perché è rotta una cosa non va buttata via ma si può provare ad aggiustarla, forse in questa maniera le avrò insegnato dei valori che sarebbe una buona cosa non andassero persi…

Patty

domenica 10 maggio 2009

Mini casa da viaggio

Io sono sempre stata un' appassionata di bambole piccine: mi ricordo che da piccola avevo le tasche piene di " fiammiferini" ossia quei bambolini piccoli che stavano dappertutto e che riuscivo a portare anche a scuola dentro l'astuccio, di nascosto dalla maestra che non voleva si portassero giochi in classe.
Rinfresco la memoria, ecco qui uno di quegli amici :


Tutto questo per dirvi che forse ho trasmesso questa mia passione anche a mia figlia, che vedo dilettarsi in micro casette usando mini bamboline ereditate dalla mamma o trovate ancora in giro...
E da qui mi è venuta voglia di crearle una bella casa da viaggio! L'idea è nata da un progetto visto su un blog straniero http://forum.djournal.com.ua/index.php?showtopic=173 , ho utilizzato un cartone spesso che avevo in casa ed un pò di carte scrap, devolute volentieri a mia figlia.
E' comoda perchè sono due cartoncini infilati uno nell'altro, così facile anche da portare via in ferie o in giro per allietare i giochi di mia figlia.
Non è ancora ultimata perchè dovrei trovar fuori qualche catalogo di articoli della casa tipo Ikea per inccollare qualche oggettino d'arredamento, ma Sara me l'ha già rubata e quindi mi sa che anche se incompiuta ha comunque il suo utilizzo!

Ciao!
Patty


domenica 19 aprile 2009

Serie vintage: quadretto con nome

Quando nacque Sara volevo a tutti i costi realizzare qualcosa che fosse tutto mio, che le rimanesse come dono craftoso di nascita, da appendere alla porta dell'ospedale e che poi potesse tenere anche a casa, e così alla fine il risultato fu questo:

L'idea venne come sempre mettendo insieme progetti qua e là, ma devo dire che oggi, passati quasi 5 anni, continua ad essere un bel pannellino grazioso davanti alla porta della mia cucciola!

Patty

domenica 8 marzo 2009

E' bianca con i pallini rossi...

Ed ecco ….la Pimpa!!!Era da un po’ che ci pensavo e il progetto non è ancora concluso perché in programma c’è pure un vestitino, ma per accontentare Sara le ho creato la sua maglietta personale di Pimpa, anche perchè stranamente in giro non se ne vedono proprio, alla faccia di tutti gli altri personaggi che spopolano sia nell’abbigliamento da bimbi che da grandi.

Non è venuta benissimo perché forse non ho usato i pennarelli adatti, ma a noi piace tanto lo stesso, vero Sara?

Ciao!

Patty

giovedì 26 febbraio 2009

Carnevale 2009

In coda mi salvo con il Carnevale Ambrosiano ( grazie alla mia amica Adry che ce lo ricorda ogni anno ;oP ) e vi faccio vedere la produzione 2009:
a scuola di Sara quest’anno il tema è il mondo e la sua classe è L’America, pertanto a carnevale bisognava vestirsi secondo questo soggetto.
Avevo pensato di vestirla da cheerleader, ma poi tolti i pom pom rimaneva con un vestitino semplice in mano e cosi mi sono decisa e le ho proposto l’indiana ( che tra l’altro è stato il vestito più gettonato a parte due Statue della Libertà).
L’abitino è tutto hand made ovviamente!!


Il taglio è quello di una camicia da notte, poi mi sono inventata un po’ di abbellimenti qua e là.
In sfilata poi per darle quel tocco in più le ho prestato il mio carissimo WINNIE TOU, il bambolotto indiano che avevo quando ero piccina, era così carina la mia cucciola…..
Ciao
Patty

venerdì 20 febbraio 2009

Genitore suddito, bambino re!

Questa è l’immagine della famiglia odierna, o meglio è l’immagine da cui è partito ieri sera l’incontro con un bravo educatore a cui ho partecipato.
In sintesi, questo professore spiegava che perché un rapporto genitore - figlio sia sano e con una funzione educativa, occorre che i due siano in rapporto di ASIMMETRIA.
E’ bello trattare i nostri figli sullo stesso piano nostro, ma così creiamo una finta relazione perfetta, perché se da un lato investiamo i nostri figli di un importante ruolo paritario, dall’altro gli facciamo mancare il punto di riferimento, non gli creiamo un elemento interno da cui attingere per maturare e così loro si trovano a credersi grandi senza questo elemento interno su cui fare affidamento.
Quando un bimbo nasce, la prima cosa che prova è ANGOSCIA. Questa pian piano viene a mancare grazie alla connessione che si viene a creare con la madre (o con la figura che lo cresce) che guardandolo negli occhi nell’allattarlo, fa innescare tra i due un meccanismo di intesa che tranquillizza il piccolo.
Molto importante poi è il tenere il bimbo, il fatto di tenerlo in braccio fa perdere al bimbo la sensazione di vuoto e così si sente protetto.
Infine il bimbo con l’alimentazione viene soddisfatto ed è questa SODDISFAZIONE il punto importante: il bimbo col tempo realizza che basta che chieda alla madre e questo lo soddisfa.
Ed ecco allora che piange e la mamma corre da lui, e va bene perché è il suo modo di manifestare i suoi bisogni, ma E’ NECESSARIO che la madre (o le figure adulte che educano il figlio ) impari a distaccarsi, impari a dire NO quando è necessario.
Bisogna imparare a frustrare i nostri figli, non arrivare al punto di anticipare le loro necessità, perché cosi finiamo per diventare sudditi dei nostri figli, bisogna insegnare loro a non essere dei narcisisti che immaginano che tutto graviti attorno a loro, perché fuori dall’ambiente domestico non tutti sono disposti a venerare il bambino re, ed è cosi che al primo voto negativo a scuola il bambino prima ancora di incassare il colpo e chiedersi perché ha meritato questo, corre a piangere dalla mamma la quale “ ERRORE MADORNALE” lo rassicura dicendogli “ adesso la maestra mi sente” e subito dopo arriva la telefonata alla scuola lamentando l’ingiustizia rivolta al figlio.
Abbiamo talmente tanta paura di soffrire a causa dei nostri figli che non ci preoccupiamo di farli soffrire ( quando serve si intende!!) perché possano imparare a crescere da soli ed affrontare da soli il mondo esterno.
La soluzione finale è pertanto quella di imparare a porsi in una funzione educativa e autoritaria con i figli, ad imparare a dire “non farlo perché te lo dico io!” e il figlio deve capire che quel “ te lo dico io” arriva da una fonte educativa importante e lui non può disattenderla, in un secondo momento magari è giusto che il genitore spieghi al figlio il perché del suo divieto ma questo non deve essere messo in discussione dal figlio. Questi deve capire la sua frustrazione non è un vuoto, ma è solo un momento della sua vita, perché il no del genitore non fa venire meno all’amore che prova per il figlio.
Un pò come i piccoli litigi tra innamorati, sembrano grandi baruffe lì per lì, ma nessuno dei due si sogna di pensare che per quel litigio l’altro non lo amerà più.
Solo quando il figlio cresce con questi principi, solo quando si trova dentro questo elemento caldo interno che fa si che possa arrangiarsi da solo, allora saprà anche contestare le scelte degli adulti e la discussione tra grandi e figli diventerà un momento importante di confronto generazionale di crescita.
Il difficile mestiere di genitore continua…..ma io sono fiduciosa e voglio credere che lavorando insieme si possa creare una buona famiglia, dove regna il dialogo, l’amore con i ruoli genitori - figli ben delineati in armonia.
Spero di non avervi annoiato!!!
Ciao
Patty